giovedì 26 aprile 2012

AAA-genitori perfetti cercasi

Questa settimana la scuola di mia figlia organizzava un incontro con i genitori dei bambini dell'asilo con una grafoanalista e rieducatrice della scrittura dal titolo: "Dallo scarabocchio alla scrittura". La cosa più bella è stato vedere quanti genitori siano intervenuti, a dimostrazione del fatto che la maggior parte dei genitori tenta faticosamente di fare del suo meglio e fa salti mortali per riuscire a dedicare del tempo all'educazione dei figli. Inizialmente pensavo che fosse un incontro tutto sommato poco utile, mia figlia festeggerà tra poco i 5 anni e francamente mi sembrava prematuro parlare di scrittura, ma devo ammettere che è stato illuminante e molto istruttivo. Il seminario è stato organizzato dalla scuola, perché hanno notato che molti bambini arrivano alle elementari con notevoli difficoltà grafologiche, dovute a diversi fattori tra i quali un
ritardo nello sviluppo motorio e a volte nello sviluppo cognitivo. Non ha dato formule magiche, ma solo consigli che probabilmente per i nostri genitori sarebbero sembrati scontati, ma il mondo è molto cambiato. Ho sentito tante domande da parte dei genitori e tutte erano pervase da una nota di paura di non essere adeguati. Si respirava chiaramente, eravamo tutti in trepidante attesa di avere il conforto da parte di una persona competente, che ci dicesse che stavamo facendo la cosa giusta per poterci sentire dei "genitori perfetti". Mi metto nella lista, ovviamente ho preso i miei appunti e sono tornata a casa con le mie buone intenzioni. Mi ha fatto riflettere però questo sottile senso di inadeguatezza, come se servisse una patente per fare i genitori. In teoria dovrebbe essere istintivo, proprio perché anche gli animali crescono i loro cuccioli e tendenzialmente non chiedono autorizzazioni o permessi per prendere decisioni. Semplicemente sanno quello che si deve fare. Oggi non è più così, secondo me in buona parte dipende dal fatto che la nostra parte più emotiva ed istintiva viene sempre più schiacciata dalla razionalità. Della serata informativa prendo alcuni punti chiave: l'importanza di far giocare i nostri bambini il più possibile (idealmente all'aria aperte), dare spazio alla loro creatività con strumenti adeguati e cercare di non precorrere i tempi, ma lasciare che i bimbi siano bimbi, e non nostre copie in miniatura. Merito la patente di genitore perfetto ? Forse no, ma forse nemmeno la voglio, lascio ad altri la perfezione, io mi accontento della buona volontà.

2 commenti:

  1. Ciao, ti seguo da poco ed è la prima volta che commento.
    A volte mi chiedo se non sia proprio tutto questo proliferare di "esperti" ad accrescere il nostro senso di inadeguatezza. C'è un'intesa naturale tra madre e figlio, basta solo mettersi in ascolto, ma davvero, perché i nostri figli riescono a farci capire quale sia la strada giusta da percorrere. Mio figlio "di mezzo", oltre ad essere timidissimo, è uno che, se non ha niente di sensato da dire, sta zitto. Le insegnanti volevano mandarlo di corsa dallo strizzacervelli. È bastato fargli frequentare un corso di basket perché diventasse più aperto e fiducioso (continua comunque ad evitare di dar fiato alla bocca inutilmente). Scrive male. "Ci vuole una logopedista!" Scriveva bene in stampato minuscolo, forse il corsivo non fa per lui. Ora scrive di nuovo bene in stampato minuscolo.
    Certo, poi di errori se ne fanno tanti, come genitori, ma la maggior parte delle volte credo che siano errori "di distrazione".
    (Scusa se sono stata lunga!)

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  2. Concordo pienamente e senza voler offendere la "categoria", trovo che troppo spesso gli psicologi infantili creino più danni, che altro (la diagnosi tipo normalmente è "ha un conflitto o con la madre o con il padre"). In fondo il buon senso dovrebbe essere quello che domina su tutto. Ripeto, gli animali non hanno educatori, logopedisti e psicologi, eppure non mi sembra che abbiano problemi nel portare i cuccioli all'età adulta, cosa che alla fine dovrebbe essere lo scopo principale di un genitore. Anche mia sorella da bambina in prima elementare cadeva dalla sedia, ma semplicemente perché era nata a Dicembre e quindi era piccolina. Malgrado questo "deficit" (scherzo ovviamente :-)), ha avuto dei risultati strabilianti a scuola, ma all'epoca nessuno si sognò di dire a mia madre, che la bimba cadeva dalla sedia perché non faceva abbastanza sport e quindi aveva un deficit di equilibrio! Era semplicemente una scalmanata, più piccola degli altri e si stufava a stare seduta (cosa che per altro succederà sicuramente a mia figlia, visto che è iperattiva e odia stare seduta al tavolo ferma e composta). Nel contempo, prendo il buono di questi incontri, soprattutto quando vengono tenuti da persone di buon senso, che non si permettono minimamente di puntare il dito contro genitori, che giorno per giorno cercando di fare del loro meglio! Grazie del commento, è sempre un piacere potersi confrontare con altre persone.

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