mercoledì 31 ottobre 2012

Zia Lodo o Mamma Lodo

Oggi in università sono quasi scoppiata a ridere. Eravamo tutti in aula in attesa dell'inizio della lezione di biochimica quando improvvisamente sento un ragazzo dire: "mamma Lodo andiamo a prendere un caffè?", mi è venuto da ridere, anche perché in ufficio Alexa mi chiamava sempre così e ormai si era diffuso anche tra gli altri. Poi i miei compagni si sono guardati in faccia e hanno detto: "ma no, non mamma Lodo, sei Zia Lodo...non siamo tutti fratelli! Buffo, solo pochi mesi fa mi davano del "lei" e ora sono semplicemente una studentessa di agraria...un po' cresciutella, ma tutto qui, il fatto che io abbia buoni buoni 20 anni più di loro è totalmente ininfluente e sono diventata "zia Lodo" a furor di popolo. Visto che non sono l'unica "vecchietta" del corso e dato che escludo in via categorica, che possano aver visto il blog, evidentemente Zia Lodo mi appartiene esattamente come il nome, che i miei genitori hanno scelto per me. Ero proprio contenta e il caffè è stato decisamente necessario per sopravvivere alla lezione, bellissima...ma tostaaaaaaaaaaaaaaa.

lunedì 29 ottobre 2012

Fermi tutti voglio scendere

Avete presente una di quelle giornate dove sbattereste volentieri la testa contro il muro ? Ecco la mia domenica. Reduce da un sabato notte con mia figlia raffreddata (nulla di tragico, nemmeno una linea di febbre, ma tosse e quindi nottataccia per lei e conseguentemente per me) la notte è andata a farsi benedire e io che bramavo una notte luuuuuuunga di sonno mi sono trovata sballottata tra la mia stanza e la sua. Mattina dopo sempre sullo stesso stile, dato che lei era un po' rognosa voleva avere sua madre attaccata alla caviglia, cosa che ho tentato di svicolare il più possibile, vista la notevole quantità di incombenze domenicali programmate, ma un po' sono dovuta stare appiccicata a lei per le coccole di rito. Mio marito è stato un tesoro e ha fatto un saltino al super per prendere un paio di cose che mancavano, solo che è tornato con dei fiori di zucca da fare fritti...dei quali in tutta sincerità avrei moooolto volentieri fatto a meno, salvo sua proposta di cucinarli, ma ancora attendo che dalla sua boccuccia escano le

martedì 16 ottobre 2012

Gnocchi di patate formato famiglia

 Domenica mi sono dedicata un po' ai fornelli, avevo già promesso a mio marito di fargli gli gnocchi, rimandati  diverse volte e ho approfittato della domenica per prepararli con la piccola, che ha orgogliosamente porzionato i tronchettini. Mi vengono sempre bene e soprattutto mi hanno insegnato un trucchetto fantastico, se una volta cotti si mettono su un vassoio leggermente unti di olio e si mettono in freezer a congelare, potranno essere riposti nei sacchettini e cotti all'occorrenza e saranno esattamente come appena fatti e se ancora non vi ho convinti, aggiungo che rappresentano una pietanza decisamente economica, che farà fare sicuramente una splendida figura anche per una cena importante. Nella foto li ho già fatti congelare e quindi riposti nei mitici sacchettini da freezer Ikea, pronti per fare il tuffo nell'acqua bollente. 
vi lascio la mia ricetta
1 kg di patate bianche e farinose
300 gr di farina
1 uovo
una spruzzata di grappa
1 pochino di sale
le patate si fanno bollire con la buccia in acqua salata, si schiacciano con lo schiacciapatate senza sbucciarle,

domenica 14 ottobre 2012

Che delusione...niente bici per me

Questa domenica era una domenica a piedi a Milano, premettendo che sono mentalmente contraria ad ogni forma di blocco imposto avevamo comunque pensato di farci un giretto in bici tutti e 3 assieme. Temo di aver sottovalutato, che probabilmente da 20 anni non mettevo il sedere sulla bici, cosa che temo possa essere stata fatale. Mio marito ha l'abbonamento annuale al bike sharing di Milano e domenica era possibile fare un abbonamento giornaliero gratuito, quindi lo ha fatto per me. Andiamo alle bici (intorno a casa abbiamo almeno 3 posti dove si possono prendere, qualcuno poi mi spiegherà invece perché intorno alla sede dell'Università degli Studi di Milano non ce ne sia nemmeno una...ma questo è un altro discorso) Claudio mi prende la bici e amara sorpresa, era un po' alta per me, anche se messa al minimo non toccavo quasi per terra. Non sono un puffo, sono alta, anzi bassa circa 1,60 m e diciamo che 5 cm in più mi sarebbero stati veramente utili. Se mettiamo assieme 3 fattori:
- bici un pochino troppo alta per me
- 20 anni di mancate pedalate
- bicicletta molto pesante, rispetto ad una normale bici
dopo 3 o 4 goffi tentativi ho dovuto rinunciare alla pedalata familiare.
Precisiamo, se fossi abituata ad andare in bicicletta probabilmente sarei riuscita lo stesso ad andare e forse non ci sarebbe stato alcun problema. Mia figlia si è molto divertita della cosa, dicendo che la mamma era un bebè, io mi sono dispiaciuta, ovviamente non per il divertimento di mia figlia, ma perché avrei voluto fare un giretto con loro e per questi stupidi 5 cm non ce l'ho fatta. In campagna dovremmo avere una bici inutilizzata da millenni e la porterò a Milano, in modo da poter andare anche io con loro ogni tanto...quella dovrebbe avere l'altezza giusta. La prossima volta che salirò in campagna a costo di mettermi il caschetto come i bimbi risalirò in bici....se mio marito è riuscito ad insegnare alla piccola, riuscirà a rimettermi su due ruote...male che vada potrò sempre montare le rotelline della piccola sulla mia bici eheheheh

giovedì 11 ottobre 2012

Il tabellone dei lavoretti

Da un po' di tempo avevo voglia di mettere in camera di mia figlia uno di quei pannelli di sughero per farle attaccare i suoi lavoretti. Ero andata sicura all'Ikea, convinta di trovarla ma non c'era e mi ero ripromessa di fare un salto in qualche brico, ma prima che potessi andarci lunedì sera è magicamente apparso in sala come regalino improvvisato e molto gradito. L'altra sera la signorina si è cimentata con il suo papi nell'installazione in camera del suo pannello e con grande professionalità ha deciso dove appenderlo. Lo guardava con una fierezza non indifferente e ha subito attaccato con le puntine i suoi lavoretti fatti al corso Munari. Mi piace pensare che possa personalizzarsi un pochino la cameretta, che sia libera di farci quello che vuole a condizione che la mantenga in ordine, visto che in casa nostra la notte gira lo "GNOMO SPAZZINO" che butta tutti i giocattoli lasciati in disordine in terra. Mia figlia ha un timore reverenziale di questo gnomo e ogni sera, con un po' di sollecitazione da parte di suo padre e da parte mia cerchiamo di abituarla a mettere in ordine la stanza. Essendo io una disordinata cronica, spero che insegnandole fin da piccola a tenere con cura le sue cose possa risultare un'attività automatica...ma ogni tanto vedo spuntare tracce di gene materno. Sperem....intanto il suo pannello è appeso, con i disegni a far bella mostra in camera. Sarà sicuramente orgogliosa di mostrarli a qualche amichetto la prima volta che verranno a trovarci.

martedì 9 ottobre 2012

La soddisfazione del sapere di far bene il proprio dovere

Ho finalmente capito cosa mi rende così felice nelle ultime settimane, la voglia di alzarsi la mattina e il sorriso sulle labbra anche se ho sonno. Erano anni, ma veramente anni che non mi capitava e ora ho finalmente capito cosa ha provocato questo cambiamento. Si tratta di una cosa banale se vogliamo, ma non così scontata e ci ho messo molto tempo a focalizzare la ragione di questo mio cambiamento. Si tratta della soddisfazione derivante dal rendersi conto che sto cercando di portare avanti al meglio delle mie possibilità le varie attività quotidiane, che vanno dal prendersi cura di mia figlia, di mio marito, della casa, studiare con profitto con risultati più che soddisfacenti e cercare nel piccolo di comportarmi in modo da rappresentare un esempio positivo per mia figlia. Non è nulla di trascendentale, anche quando lavoravo e dal lavoro non avevo la minima soddisfazione cercavo di fare le cose al meglio, ma evidentemente il mio stomaco sapeva che non ero felice e questo traspariva. Io non me ne rendevo conto, ma adesso l'ho capito e credo lo capiscano anche gli altri, in primis mio marito, che vedo realmente sereno e felice (spero ovviamente di non sbagliarmi). Non passa settimana, che non mi dica come è contento della situazione e di come mi sto prendendo cura della casa e di tutto il resto, questo mi fornisce evidentemente il là per alzarmi la mattina prima degli altri, preparare la colazione e cercare di fare tutto con il sorriso. O meglio, non serve cercare, il sorriso tra uno sbadiglio e l'altro spunta in mezzo al viso senza che io mi debba sforzare. E la soddisfazione del sapere di far bene il proprio dovere traspare. Buona giornata, ora la pianto con questi post melensi e torno a spignattare.

lunedì 8 ottobre 2012

Puf Puf è lunedì

Fine settimana bellissimo in campagna, abbiamo mangiato fuori in giardino con maglietta a maniche corte, una temperatura idilliaca, quasi da Giugno.
Il lunedì la sveglia però è drammatica, mi sono letteralmente trascinata giù dal letto cercando di non spetasciare la piccola, che verso le 6.30 si era inserita di soppiatto nel lettone, chiedendo che le scaldassimo i piedini....come rifiutare. Quindi vestizione super rapida, preparazione delle varie colazioni, cambio letti, abbandono della casa in stile postbellico cacciando i panni nella lavatrice, sperando di non aver fatto danni dimenticando qualche calzino blu nel ciclo bianco....ma l'acchiappacolore spero possa mitigare eventuali miei errori. Ora aula studio in università, poi spesa, rientro a casa e sistemazione con parvenza di ordine, asilo a riprendere la principessina e via a nuoto....e la settimana riparte in tromba...ma va bene così!

mercoledì 3 ottobre 2012

Senza parole


Ieri sera, al mio arrivo a casa con la piccola abbiamo trovato una graditissima sorpresa. Mio marito ha regalato a me uno splendido mazzo di fiori sui colori dell'arancio e alla sua principessa un mazzettino di 5 roselline. Abbiamo scelto due vasi, sistemato i fiori sul tavolo e in camera della piccola e ammirato il nostro stupendo regalo. Con i fiori un bigliettino nel quale faceva i complimenti alla sua amata secchiona per il successo all'esame di chimica, ribadendo quanto sia orgoglioso di me e lasciandomi (incredibile ma è successo!) senza parole. Sono rimasta molto commossa, perché so perfettamente, che il fatto che io non lavori più ha avuto impatti notevoli anche sulla vita di mio marito, ma evidentemente il fatto di vedermi felice, di sapere che nostra figlia ha finalmente una madre presente e avere anche una moglie a casa in qualche modo penso renda felice anche lui e compensa i sacrifici, che chiaramente questa scelta comporta anche per lui. 
Che dire, tra pochi giorni festeggeremo 12 anni di matrimonio

martedì 2 ottobre 2012

26 buoni motivi per proseguire su questo percorso

Ieri ho avuto l'esito dell'esame di chimica generale, contrariamente ad ogni mia più rosea aspettativa ho preso un fantastico 26. Ho studiato tantissimo, come mai ho fatto nemmeno durante lo studio di economia (la mia prima laurea), ma il raggiungimento di un obiettivo con le sole nostre forze da una soddisfazione, che difficilmente si può provare altrimenti. Escludo ovviamente le soddisfazioni familiari date da mia figlia o dal vedere mio marito felice, questo è un discorso a parte, ma fa ovviamente tutto parte dello stesso cerchio che si chiude. Obiettivamente le famose "righe storte", sulle quali solo Dio è in grado di leggere dritto si stanno via via appianando, vedo il perché di tante cose e comincio a capirne il senso. Ero probabilmente imprigionata in una vita non mia e non me ne rendevo conto. Non mi lamento della mia vita precedente, anzi mi serve per apprezzare ancora di più la mia vita di oggi. Questa mattina per esempio potrò accompagnare le maestre dell'asilo di mia figlia alla gita per vedere il Castello Sforzesco. Poco dite ? No, per me tantissimo. Perdo le prime lezioni in università, ma chissenefrega, ovviamente prima di tutto vengono mia figlia e mio marito. In passato ho rinunciato troppo ad occuparmi di loro e adesso non mollo l'osso. Sono ripetitiva vero ? Ho detto troppe volte quanto questa vita mi appartenga più della precedente. Sì forse sì, ma sono così contenta, che mi fa piacere mettere nero su bianco questo mio stato, anche e sopratutto per poterlo io stessa rileggere quando "le righe diventeranno più difficili da leggere". Ora corro a preparare la colazione e poi viaaa....il Castello Sforzesco ci attende (peccato che a causa dello sciopero l'asilo abbia dovuto ripiegare su di un pulmino per raggiungerlo...ma vabbè, forse sarà meglio che i piccoli capiscano fin dalla più tenera età che vivono in Italia).