lunedì 28 gennaio 2013

Mefistofele di Boito, adooooro il prologo

Qualcuno starà dicendo....è completamente impazzita, l'abbiamo persa. No, sono sempre io....un po' balorda sì, ma non più del solito.
Spiego il perché del valore affettivo di questo brano. Si tratta di un brano poco conosciuto, ma che miracolosamente era stato messo in cartellone alla Scala nel 1992 e avevo avuto la grande fortuna di vedere la prova generale. Una cosa da brividi, Muti (il direttore) era al massimo della sua forma, io lo ritengo particolarmente bravo nelle esecuzioni verdiane e anche con Boito aveva dato veramente un'impostazione magistrale, letteralmente da brividi fino nelle ossa. Quindi prima ragione per la quale ricordo con piacere questo brano è legato all'averlo visto in un periodo molto sereno della mia vita in un teatro che da milanese non posso che adorare (e ogni tanto odiare).

Seconda ragione per la quale amo questo brano è che durante la stesura della tesi in economia continuavo a sentirlo senza tregua, praticamente ininterrottamente...ne ero diventata dipendente ma mi aiutava moltissimo a concentrarmi. Beh l'altra sera sono andata da mia madre a chiederle dove fosse finito il cd, perché le versioni che avevo trovato su internet da ascoltare erano realmente pessime, nulla a che vedere con quei brividi, oserei dire quelle lacrime che suscitava il brano nei miei ricordi. Ovviamente quella santa donna di mia madre sapeva perfettamente in quale angolo fosse stato riposto e me l'ha dato con piacere. Spero di non violare qualche legge, ma la versione che ascolto io è quella di cui allego la foto.
Goduria, profonda goduria, da ieri sera sto letteralmente fondendo il cd nel mio computer, ma ora ho un bel paio di cuffie in testa e grazio il resto della famiglia dal sorbirsi questo brano. Se non lo avete mai sentito...io lo consiglio (vi prego evitate le rappresentazioni giapponesi che si trovano su youtube...il cantante è bravo, ma il coro angelico non regge assolutamente il confronto con quello della scala e la parte più bella è proprio quella). Bene, torno al mio studio di genetica, altra splendida materia...ma capperi tosta veramente tosta, diciamo che andiamo un pochino oltre ai piselli bianchi e viola di Mendel che penso bene o male abbiano trattato tutti. Bisou da Zia Lodo, questa sera moooooolto melodica

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