Stavo leggendo un post, che parlava dell'inserimento dei bambini al nido (argomento molto gettonato tra le mamme in questi periodi) e mi sono trovata a riflettere sull'argomento. La prima volta che mi sono trovata ad affrontare personalmente il famigerato inserimento è stato quando mia figlia è andata al nido. Non aveva ancora un anno 1/2, ma abbiamo preferito iniziare a mandarla al nido, prima di tutto perché io da quasi un anno avevo ripreso a lavorare e il carico per i nonni iniziava a diventare poco sostenibile, poi perché sono sempre stata convinta che i bimbi, nel limite del possibile, debbano restare con i bimbi. La cosa è stata risolta in un batter d'occhio, perché mia figlia si è trovata immediatamente a suo agio con gli altri bambini e con le educatrici, delle quali sia io che mio marito avevamo piena fiducia, quindi ha subito iniziato a fare l'orario che avevamo previsto per lei. Quando ha iniziato la materna le cose sono cambiate, frequenta una scuola straniera dove l'inserimento non esiste.
Ebbene sì, la spiegazione è questa (e io la sposo e condivido in pieno)...l'inserimento è una fisima tutta italiana, serve alle mamme e non ai bimbi, quindi fin dal primo giorno i bambini vengono accompagnati dalle mamme fino alla porta dell'asilo, mettiamo le ciabattine, bacino e baciotto e poi restano con le maestre. Posso garantire che ci saranno al massimo 3 o 4 bambini che frignottano (di solito maschietti....chissà come mai), gli altri si abituano subito e sono felicissimi. Ora mi spiegate che senso abbia portare 1 ora, 2 ore, 3 ore i bambini ? Oltre ad essere un grosso problema per le mamme che lavorano -consideriamo anche questo il 99% delle mamme lavorano e quindi gli inserimenti diventano complicati da gestire- mi piacerebbe capire che differenza faccia ai bimbi sapere che la mamma tornerà tra 1 ora o tra 5. Il fatto poi di restare nella stanza accanto lo trovo demenziale. Cosa dovrebbe mai succedere ? Piromani in erba a 3 anni ? Tentativi di suicidio? Soffocamento delle maestre con il pongo? Su siamo seri, stiamo parlando di persone che hanno studiato per fare le maestre d'asilo, sapranno ben tenere a bada dei bambini! E se piangono gli passerà, non penso che dovremo portarli dallo psicologo per questo! Mi sono sentita rispondere da una mamma...e se dovesse succedere qualche cosa ? Ma scusate, normalmente l'asilo è nella città dove risiedete giusto ? Non penso che prendiate quotidianamente l'aereo per portare il pupo a Londra, immagino sia vicino a casa o comunque entro i 10 km da casa...giusto? Quindi eliminate le eccezioni, se dovesse succedere qualche cosa di serio, immagino che le educatrici ci chiamerebbero. Posso solo dire che mia figlia non ha mai sentito bisogno dell'inserimento, è una bimba serena e tranquilla e sono ben felice che nel suo asilo non venga previsto. Sono comunque aggiornata e informata sulle attività che svolge e posso parlare quanto voglio con la maestra (e se proprio non dormo la notte nel dubbio di sapere cosa faccia durante il giorno, posso fermarmi un pochino a guardare....ma non ditemi che serve a mia figlia!!! Servirebbe solo ed esclusivamente a me). Per finire a quante mamme è capitato di sentirsi dire dalle maestre...stia tranquilla adesso piange, ma appena lei se ne va, vedrà che smette E ALLORA PER QUALE MOTIVO TENETE LE MAMME SE SAPETE CHE I BAMBINI FANNO PIU' SCENE???? Per concludere la mia opinione è che l'inserimento sia una precauzione utile solo per mamme ansiose....Oggi ero in vena un po' polemica
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