Credo di aver letto sul blog di Cristina questa frase, che è risuonata domenica nella mia testa nuovamente durante la messa domenicale. Credo in Dio, inizialmente per insegnamento familiare perché i miei genitori mi hanno impartito un'educazione cattolica e di conseguenza sono stata battezzata, ho fatto la comunione e la cresima, ma una volta cresciuta ho deciso io di proseguire per questa strada ed è quindi stato naturale anche il matrimonio in chiesa, assolutamente condiviso da mio marito. Non voglio lanciarmi in dibattiti etico-religiosi, non ne avrei né la competenza, né la statura. Nella vita di ogni persona ci sono dei momenti di delusione perché quello che avevamo pianificato non si è realizzato, perché un nostro desiderio è stato disatteso e per quanto mi riguarda forse tra 20 anni riguardando indietro capirò il perché di alcune cose, che ora risultano confuse e annebbiate e mi renderò conto che quello che tanto desideravo in un determinato momento, forse non era la cosa giusta per me o per mi miei cari. Devo dire che sono grata della fede, perché non è facile da spiegare, ma sentire la presenza di un occhio vigile sopra di noi e di un caldo abbraccio mentale a me da serenità e sopratutto nei momenti difficili, la preghiera mi è stata di conforto. Sapere che Dio sa scrivere dritto sulle righe storte, può essere molto rasserenante, sarebbe bello avere quella fede incondizionata, che ti consente di poter leggere subito quanto scritto, senza dover attendere il passare del tempo, ma purtroppo, per quanto mi riguarda i passi da fare nella sabbia sono ancora tanti, tanti, tanti.
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